OGNI GIORNO TELEFONO A PADRE GIGI

OGNI GIORNO, DA QUEL 17 SETTEMBRE FACCIO IL NUMERO DI P. GIGI…

Mi risponde un messaggio registrato di Moov, l’operatore telefonico del Niger…
Il numero che avete chiamato non è disponibile. Moov nel Sahel”.
Una voce di donna risponde esattamente così. Dopo aver composto il numero dell’amico p. Gigi, ostaggio, la voce di donna aggiunge che la chiamata sarà notificata.

È dal passato lunedì 17 settembre alle 22 ora locale che si ripete la stessa risposta automatica femminile. Si tratta della compagnia telefonica Moov, attiva, assieme ad altre nel Niger e dintorni. Come altre fa promozioni di vendita e promette abbuoni ogni martedì e venerdì.Solo che il cliente è stato preso come ostaggio un lunedì, nessun premio, abbuono sconto. In questo Moov, nella sua pubblicità, aveva visto giusto. “Moov No Limit”, si erano definiti, senza limiti. Nel nostro Sahel, da tempo ormai, i limiti sono stati superati . Traffici,commerci, terrorismo, bande armate dal sapore “comunitario-etnico” e risposte ancora più armate. E, infine, la definizione di criminali attribuita ai migranti irregolari, illegali,clandestini e dunque da insabbiare da qualche parte nella storia odierna del Sahel. Il numero che avete chiamato non è disponibile. La vostra chiamata sarà notificata,conclude la voce di donna con la stessa convinzione. Il numero chiamato non è disponibile da quasi due settimane.No limit, senza limiti. Eppure la penetrazione della telefonia mobile è passata al 45,54%nel 2017, contro il 38,63% del 2016. Moov, compagnia dell’Arabia Saudita opera in vari Paesi dell’Africa Occidentale e Centrale. Il Benin, Il Burkina, la Costa d’Avorio, il Gabon, La Repubblica Centrafricana, il Togo e il Niger. Non è bastato ciò per raggiungere l’ostaggio,malgrado un’antenna che la compagnia Moov aveva installato proprio nel villaggio di Bomoanga. Infatti è stato possibile comunicare, in tempo reale, il rapimento del missionario, ad amici e autorità.A volte, dunque riemergono i “limiti”, proprio quando non si vorrebbe ci fossero.Oggigiorno la comunicazione è necessaria e in particolare nelle zone lontane dalla città e poco servite da strade accettabili, specie nella stagione delle piogge.Il cellulare unisce, lega, permette cose impensabili fino a pochi anni fa. Tutto ciò non è bastato. Preso assieme al cellulare che per qualche momento ancora lo rendeva accessibile a vicini e lontano. Una bella invenzione il telefono, non c’è dubbio. La risposta automatica ha cominciato subito dopo e non si è ancora fermata. Il numero che avete chiamato non è disponibile. Passano i giorni e la voce non cambia, reitera lo stesso principio e promette che la chiamata sarà notificata. C’è da supporre che la persona cercata sia opportunamente informata delle chiamate.Le quattro compagnie telefoniche operanti nel Niger, almeno in questo, fanno la stessa politica. Orange, Airtel, Niger Telecom e Moov coprono almeno una parte dell’immenso territorio desertico del Niger. Si sa che poi basta poco, per interrompere la comunicazione.Un guasto, la batteria scarica, un furto e, più semplice ancora l’abbandono del cellulare.Questo, la donna della risposta automatica non lo sa e forse eppure le interessa. La chiamata sarà comunque notificata e questo dovrebbe bastare anche al cliente più esigente. Di colpo la voce di ritorno sparisce, non c’è risposta umana. Neppure lo squillo di chiamata esiste più.Il silenzio, doveroso e ancora più sincero, lascia il posto ad una voce registrata in francese e poi in inglese, lingua franca universale. La registrazione femminile continua insinuando che è del tutto possibile lasciare un messaggio vocale, solo dopo il segnale acustico.Difficile credere che, in queste condizioni di cattività, il cliente sia lasciato libero di ricevere messaggi vocali degni di questo nome. Di gran lunga meglio il silenzio.Il numero non è disponibile perché il proprietario del numero, opportunamente registrato per motivi di sicurezza, è assente. Chiamate in assenza, lasciare un messaggio, le notificazioni cadono nel vuoto e così i messaggi vocali. Le tecnologie più sofisticate naufragano nell’inedito rapimento di colui a cui il numero era stato affidato per comunicarsi. Moov non ha limiti prevedibili ma si trova ad agire con le risposte automatiche, preconfezionate in tempi normali. Da due settimane ormai il numero ha cessato di funzionare e il telefono, con pazienza, si trasforma in una colomba.

P. Mauro ARMANINO – Niamey, 30 settembre 2018

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